Simposio del Premio Internazionale Limen Arte concluso al Valentianum domenica 28.
Il museo Limen esce dal Valentiamun e si apre alla citta’: il simposio e la creativita’ degli studenti delle accademie di belle arti italiane per favorire relazionalita’.
Conquistati dall’arte…conquistati l’arte. Questo lo slogan che che ha accompagnato il Simposio del Premio Internazionale Limen Arte, alla Camera di Commercio di Vibo Valentia e che si è concluso, al Valentianum, sede dell’Ente, ieri domenica 28 gennaio con la presentazione ufficiale delle opere e con originali attività in cui è stato direttamente coinvolto il pubblico presente.
Nel corso dell’evento, infatti, i partecipanti hanno potuto prendere parte alla “Caccia al leone”, un’attività di ricerca, scoperta e appropriazione di alcune opere d’arte, che potranno così portare con sè come segno permanente di relazione tra l’arte e la città.
Questo concetto ha voluto lanciare la Camera di Commercio proprio col Simposio, trasformando, per una settimana, il chiostro del Valentianum in un vero e proprio laboratorio all’aperto, con giovani artisti provenienti da Accademie di Belle Arti italiane, in particolare di Carrara, Catanzaro, Reggio Calabria e Roma, impegnati nella creazione di opere destinate all’esposizione permanente nel Museo Lìmen e, in accordo con l’Amministrazione Comunale, in spazi pubblici della città.
Il Simposio, sul tema “Riuso dei materiali. Elementi naturali ed innaturali nella scultura e nella scenografia contemporanea” si è aperto lunedì 22 Gennaio con la lectio magistralis di due artisti di fama internazionale, nonché Direttori artistici dell’evento, Renzogallo e Costas Varotsos, che hanno incontrato i giovani delle scuole di alta formazione per raccontare il loro percorso artistico, le loro opere, e quindi l’idea, il senso, la scelta dei materiali, la tecnica, la forma espositiva, la contestualizzazione nel territorio. Il molti casi, Varotsos e Renzogallo hanno, infatti, realizzato imponenti installazioni, lavorando su strutture già esistenti o creandone di nuove e originali, tutte comunque perfettamente coerenti e funzionali rispetto al contesto urbano di riferimento. Nei giorni successivi, sotto la loro supervisione e con la guida della curatrice Antonia Ciampi, gli studenti hanno animato il Simposio e, assemblando secondo la personale visione e creatività il materiale messo a disposizione da alcune aziende locali, lo hanno riportato a nuova vita trasformandolo in opere d’arte, originali e fortemente simboliche.
Queste opere sono state anticipate alla Città con l’esposizione temporanea in precisi e visibili lungo Corso Umberto I e nella Villa Comunale “Capitano Cremona”, dove si erano presenti anche gli artisti per relazionarsi con la comunità, per raccontare delle loro opere, del loro impegno, delle loro aspirazioni e di tante altre curiosità.
“Comincia, così – dice il presidente dell’Ente Michele Lico- a prendere forma quel Museo diffuso sul quale puntiamo per creare uno stretto collegamento tra arte e Città, per rendere vivo il senso di bellezza come impulso alla creatività, ma anche allo spirito di appartenenza, quindi al rispetto dei luoghi, al senso civico, a una nuova rinascita della collettività tra arte, cultura, economia.
“Il Museo Lìmen si apre così alla città -dice il Segretario Generale Donatella Romeo- seguendo il metodo delle relazioni e delle sinergie, centrali nelle politiche attive della Camera di Commercio di Vibo Valentia, in cui il Museo, il Premio Lìmen, quest’anno con il Simposio, confermano visione e strategia con una pianificazione di interventi moltiplicatori di occasioni e di effetti positivi per imprese e territorio”.
Così la Camera di Commercio ha apert al pubblico le porte del Valentianum ieri, domenica 28 gennaio, per offrire, con Il Simposio e la “Caccia al leone”, nel segno di arte-cultura- economia, un interessante e singolare momento di socialità.
Rosanna De Lorenzo
-Comunicazione Istituzionale e Relazioni Esterne-